Quanti sono i manager psicopatici? 1 su 5!

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Christian Bale nel ruolo di Patrick Bateman in “American Psycho”

Quando in precedenti articoli abbiamo trattato di questo delicato tema, cioè dell’alta percentuale di manager e leader psicopatici ai vertici delle aziende, abbiamo avuto anche reazioni scandalizzate da parte di chi ci accusava di esagerare.

Un’altra recentissima ricerca condotta dallo psicologo forense Nathan Brooks della Bond University in Australia conferma i dati già emersi in passato: un dirigente aziendale su 5 è psicopatico (vedasi anche l’articolo di B.Credi su “West”).

In pratica la stessa percentuale che si registra tra i detenuti.

Ma chi sono gli psicopatici aziendali? Coloro per i quali il successo aziendale è un gioco e non importa se per emergere sono costretti a violare le regole di convivenza e anche quelle morali. L’importante è ottenere visibilità e potere all’interno dell’azienda e dominare sugli altri.

Dopo la crisi del 2008, sono stati molti i ricercatori che hanno studiato gli ambiti aziendali nei quali più facilmente possono attecchire comportamenti scorretti che favoriscono l’emergere di persone eticamente discutibili.

I risultati presentati recentemente presso l’Australian Psycological Society del Congresso svoltosi a Melbourne sono preoccupanti e spingono a procedere nella ricerca di soluzioni per impedire che personaggi “scomodi” con gravi disturbi della personalità occupino posizioni di rilievo creando danni gravi alle aziende. Il disturbo antisociale di personalità è un tipo particolarmente grave di disturbo della personalità, caratterizzato da comportamento impulsivo, irresponsabile e spesso criminale.

Quali sono i segni che caratterizzano questi comportamenti? L’abbiamo già accennato in passato, ma vale la pensa ripeterlo.

  1. Tendenza a sfruttare, manipolare, violare i diritti degli altri
  2. Assoluta assenza di attenzione nei confronti dei problemi e dei disagi altrui e inesistenza di sentimenti quali rimpianti o rimorsi
  3. Facilità nel compiere atti irresponsabili e disprezzo per il comportamento sociale corretto
  4. Incapacità di mantenere relazioni stabili a lungo termine
  5. Impossibilità di controllare gli eccessi di rabbia
  6. Mancanza di senso di colpa e incapacità di imparare dai propri errori
  7. Facilità ad incolpare gli altri per i problemi di cui non sono responsabili

Chi sviluppa maggiormente questo tipo di disturbi antisociali della personalità?

I più colpiti sono gli uomini. Il motivo scatenante è ancora abbastanza sconosciuto, anche se si propende sia verso aspetti genetici sia verso cause legate ad esperienze traumatiche infantili, come abusi, ecc.

In passato si pensava che disturbi del genere non potessero essere guariti, oggi si pensa che sia possibile trattarli e gestirli con successo. L’evidenza suggerisce che il comportamento può migliorare nel tempo con la terapia adeguata, anche se certe caratteristiche come la mancanza di empatia restano presenti.

L’importante è accorgersi in tempo che in azienda vi sono personalità di questo tipo. Come riuscire a fermarli e impedire loro che creino danni non è sempre facile. Una soluzione all’italiana è: promuoverli ad altri compiti (meno strategici anche se spesso ben remunerati…)

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