
Si può ricorrere all’umorismo e all’ironia per sdrammatizzare i problemi che in azienda occorre affrontare? Quali sono i limiti da non superare?
Il vero nemico di ogni tipo di benessere è rappresentato dalla tensione continua, dalla impossibilità di distaccarsi dagli avvenimenti e di rimanere connessi ad un fluire di fenomeni che finiscono per sovrastarci e originare uno stato di profonda e ineliminabile ansia. Una formidabile arma contro questo nemico è rappresentata dalla sdrammatizzazione. Quando viviamo episodi e avventure sgradevoli ne soffriamo, ma quando questi episodi e avventure appartengono al passato e possono essere evocati senza disagio, addirittura possono trasformarsi in racconti divertenti. Il segreto dell’umorismo e dell’ironia è tutto qui: rappresentano un antidoto alle preoccupazioni e al sentirsi troppo coinvolti e perseguitati. Quando si visitano aziende dove il benessere ha un posto di riguardo, è facile accorgersi che i sorrisi, la bonaria presa in giro, l’accettazione di momenti collettivi di divertimento rappresentano un tratto caratteristico. Il riso è una formidabile valvola di svolgo che può ristrutturare in senso positivo circostanze vissute drammaticamente e angosciosamente. La soluzione dei problemi, la creatività sono ampiamente alimentati dal divertimento: lo stesso apprendimento è fortemente favorito dal divertimento.
Il grande comico anteguerra Ettore Petrolini soleva dire: “L’essere umano è un pacco postale che la levatrice spedisce al becchino… Durante il viaggio la cosa più importante è farsi il maggior numero di risate”.
Tutto sommato i limiti da non superare sono molto blandi: divertirsi normalmente non ha contro indicazioni. Normalmente rappresenta,quanto meno, un momento di ricarica emotiva.
Uscirà nei primi mesi del 2017 la nuova edizione di “Life Manager” il libro del Prof. Gian Carlo Cocco che, tra l’altro, approfondirà e cercherà di diffondere i vantaggi del work life balance.
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4 risposte a "Intervista al prof. Cocco. 3. Il sorriso, una valvola di sfogo. E una ricarica emotiva"