Execution in quattro passi: come attuarla

executionLe 4 discipline dell’Execution” di Chris McChesney, Sean Covey e Jim Huling, edito da Franco Angeli/Trend, è uno di quei libri per i quali una lettura superficiale potrebbe non cogliere le grandi novità che propone.

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Marina Salamon: le idee che ci piacciono

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Marina Salamon

Ci sono parecchie cose che condividiamo e che rendono Marina Salamon un personaggio che sentiamo molto vicino. Le riprendiamo da un suo recente scritto su “Il Sole 24 Ore” del 16 febbraio, nella sezione “Imprendiamo”.

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Sei paranoico? Potresti essere un ottimo leader

paranoiaAbbiamo un’idea preconcetta sui leader. Credere che se sono tali debbano avere delle doti speciali. E, se tali doti mancano, debbano almeno avere delle patologie particolari che li differenziano dagli altri. Insomma, siamo sempre portati a pensare che chi ci comanda deve essere per forza diverso da noi, meglio o peggio non si sa. Ma, in ogni caso, dotato di qualche particolarità che lo distingue dalle persone normali. Perché? Questo è un mistero. O solo sudditanza psicologica?

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La radice della disonestà, un libro della Cambridge University

three-wise-monkeysAbbiamo spesso trattato di corruzione nel nostro blog. Ci fa piacere segnalare un libro che affronta questo tema con una analisi approfondita, di taglio decisamente scientifico, sia per gli addetti ai lavori ma anche per le persone comuni. Inutile dire che sarebbe importante che venisse tradotto in italiano ma soprattutto letto dai tanti che sulla corruzione non hanno ancora le idee chiare. Ad ogni livello, perché alla fine nessuno è esente da questa tentazione.

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Guai se il leader perde i contatti con la base

distanzaIl difetto più grave per un leader è l’isolamento, l’abitudine a rapportarsi esclusivamente con i propri pari grado, con i dirigenti di alto livello, partecipando a riunioni-fiume, spesso defatiganti e abbastanza inconcludenti, oppure impegnati in interminabili e, spesso poco produttive, telefonate.

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La qualità della vita degrada, il lavoro perde senso ma – allegri! – cresce il marketing

degradoOgni tanto non fa male riportare alla luce qualche classico della sociologia, Harry Braverman ad esempio, riprendendo dei concetti che sono ancora oggi validi come quello che lui chiamava “espropriazione dei contenuti intelligenti nel lavoro”. Lui lo riferiva principalmente al taylorismo ma penso che in molti casi valga anche per i lavori di oggi, precari e squalificati. Senza dimenticare che sul lavoro si sta abbattendo un intervento sempre più banalizzante e semplificante dell’Information Technology.

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L’Information Technology da sola non cambierà il mondo

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Kentaro Toyama

Questa è l’affermazione di Kentaro Toyama, professore di informatica presso l’Università del Michigan. Chi lo dice è stata una persona che ha avuto una educazione prettamente tecnologica e, fino a pochi anni fa, la pensava in modo diverso e credeva che questa rivoluzione avrebbe migliorato il mondo.

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La leadership non si valuta da quello che hai fatto…

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Steve Keating

… ma da quello che sarai capace di fare oggi per domani.

Steve Keating riflette sulla leadership e arriva a concludere che un leader non può mai dormire sugli allori, vale a dire non può accontentarsi di quello che ha ottenuto perché se è un vero leader lo si vede dalle decisioni che sarà capace di prendere oggi in prospettiva futura.

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Il nuovo manager: alla ricerca di un senso. Al suo lavoro, soprattutto

sensemakingSecondo Karl E. Weick, la realtà ha un senso solo se prima passa attraverso i nostri processi cognitivi. In altre parole, se esiste un senso della realtà che viviamo, esso è quello che gli diamo noi. Non qualcosa di astratto, una formula che spiega integralmente la complessità della vita, quella aziendale compresa, calata dall’alto.

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