Se nei leader della vostra azienda scoprite queste “anomalie”, potete cominciare a preoccuparvi…

egoismoChi può essere considerata una persona equilibrata? Mica facile rispondere a una domanda del genere. Ad esempio, Sigmund Freud diede una risposta che può apparire a prima vista ovvia: “Normale è una persona in grado di amare e lavorare – lieben und arbeiten – (1929)”.

Bisogna vedere però come questa persona ama e lavora. Perché ci sono modi che possono rivelare dei comportamenti irrazionali pericolosi. Ora, per quanto riguarda gli affetti non possiamo né vogliamo indagare. Ma per quanto riguarda l’attività di lavoro, crediamo che tutti possano esprimere il loro leader-giullari-e-impostoriparere sui comportamenti dei leader che li guidano. Senza scopi critici eccessivi o preconcetti ma con l’idea di cogliere, se vi sono, aspetti che possano eventualmente allarmare.

Ci aiutiamo con il solito Manfred F.R. Kets de Vries, che nel suo libro intitolato “Leader giullari e impostori”, ci aiuta ad identificare alcuni segnali di pericolo. Qui, questi segnali sono elencati un po’ alla rinfusa ma possono essere una buona check list di controllo e valutazione dei propri capi. Il consiglio, naturalmente è non farvi scoprire quando emettete i vostri giudizi. Anche se, persino queste reazioni potrebbero essere un segnale utile per stabilire l’equilibrio psichico di chi è al vertice.

  • La visione del leader manca di realismo?
  • Il leader trova sempre da ridire su tutti?
  • Non accetta la responsabilità dei propri errori?
  • Pensa che tutti siano per lui o contro di lui?
  • Crede che tutte le sue dichiarazioni siano manipolate e distorte per colpirlo quanto meno nell’immagine?
  • I membri della sua organizzazione si sentono obbligati all’auto censura dato che il leader reagisce negativamente alle cattive notizie?
  • Solo mostrandosi sempre d’accordo ed accondiscendenti col leader si fa carriera?
  • Il leader pretenderebbe di prendere da solo tutte le decisioni?
  • Pensa solo ai propri interessi personali?
  • Ha bisogno di essere costantemente al centro dell’attenzione?
  • È ossessionato dalla propria immagine pubblica?
  • Nelle sue organizzazioni serpeggiano sospetto e sfiducia?
  • Sta diventando meno accessibile?
  • È eccessivamente sensibile ai simboli del successo o altri allettamenti dello stesso genere?
  • È sempre più incapace di sopportare sentimenti di ansia, stress, frustrazione, dolore, delusione, depressione?
  • Questa incapacità lo porta a delle reazioni impulsive con relativi comportamenti distruttivi e regressivi?
  • Ricorre sempre più spesso a processi difensivi di tipo abbastanza primitivo (meccanismi psicologici, ad esempio: negazione, rimozione, proiezione…) per giustificare e controllare impulsi che altrimenti sarebbero giudicati inaccettabili o che causerebbero conflitti?
  • Si rifiuta di programmare la propria successione?

Se a diverse di queste domande potete dare una risposta affermativa, è il caso di preoccuparsi per la sorte della vostra azienda. Probabilmente la salute mentale del leader è leggermente compromessa. Dovrebbe fare un bella riflessione o trovare qualcuno che abbia il coraggio o il potere di fargliela fare… prima possibile!

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