Lettera aperta a un nuovo leader

Come scegliere un manager che sia adatto alla tua azienda, faccia crescere i collaboratori, li motivi adeguatamente, sappia aiutarli nelle difficoltà e soprattutto sia in grado di indirizzarli verso gli obiettivi giusti?

Non è facile. Karin Hurt, esperta di leadership e fondatrice di Let’s Grow Leaders, dice che David Alexander, presidente del Gruppo Adecco, afferma una cosa semplice ma condivisibile: ”Se ho dubbi sul fatto che un leader abbia un impatto positivo sulla mia organizzazione, mi pongo questa importante domanda, vorrei che mio figlio lavorasse per questa persona? Se la risposta è no, probabilmente preferisco rinunciare al suo apporto

Il talento è difficile da riconoscere. Ci sono molteplici elementi che concorrono alla sua determinazione ed esistono elaborati modelli di competenze, raffinati sistemi di valutazione, sessioni di test mirati per portarlo alla luce. Eppure, ciononostante, spesso la persona sbagliata finisce nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, distruggendo l’intera organizzazione.

Forse allora ha ragione Alexander a porsi quella domanda decisiva prima della decisione di inserire nella sua squadra un nuovo potenziale: “Vorrei che mio figlio lavorasse per questa persona?

In realtà, ognuno di noi sa bene cosa vuole per i propri figli quando entrano nel mondo del lavoro. Non soltanto ciò che è facile e divertente. Se siamo onesti e realisti, sappiamo che sono soprattutto le cose più impegnative quelle che ci aiutano a crescere. E, naturalmente, ci auguriamo che accanto ai nostri figli vi siano persone che sappiano aiutarli in queste circostanze e guidarli a superare le difficoltà che si troveranno di fronte.

Ecco, allora che la Hurt rivolge all’ipotetico leader che guiderà i suoi figli questo appello sul quale concordiamo.

Caro leader,
Cerca di condividere con loro un futuro che dia senso alla loro vita.
Non avere paura di proporre loro una grande sfida, se è necessario.
Falli sentire responsabili di quello che fanno e degli altri che sono intorno a loro.
Lavora con loro e per loro.
Cerca sempre di fare quello che dici.
Dai loro un feedback forte ogni volta che è necessario.
Affida a loro compiti importanti e spiega sempre la finalità.
Parla in modo chiaro e onesto.
Chiarisci sempre il motivo delle tue decisioni e condividilo.
Dì sempre la verità.
Aiutali a comprendere quello che non sanno.
Fai loro delle domande impegnative che li facciano riflettere.
Incoraggiali.
Lasciali liberi di tentare anche se pensi che non sono ancora pronti per riuscire.
Non aver paura che possano fallire ma aiutali a superare la crisi.
Cerca di stimolarli perché non si accontentino mai e cerchino sempre di migliorare.
Ascolta ciò che dicono per conoscerli sempre più a fondo.
Prenditi cura di quello che conta di più per loro nel lavoro e sii sempre pronto a dare una mano.

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3 risposte a "Lettera aperta a un nuovo leader"

  1. amleta marzo 26, 2019 / 3:08 PM

    Per sapere se un manager è un buon manager lo si dovrebbe chiedere ai dipendenti (,in forma anonima ovviamente). Si avrebbero ottime sorprese. Molte aziende falliscono perchè hanno manager che non sanno avere un dialogo aperto coi dipendenti. Alcuni usano i bigliettini come all’asilo. Arrivano, lasciano un foglio con le ” cose da fare” e vanno via senza salutare. I lavoratori non sono valutati in modo adeguato ma presi a caso da uffici del personale che non sanno distinguere un allocco da un superman. Manager che non comprendono le esugenze dei lavoratori creano in poco tempo i presupposti per la chiusura di un’azienda.

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