Personalmente, anche a me dà fastidio l’uso esagerato di parole in lingua inglese. Però, in certi casi, credo che non se ne possa fare a meno anche perché in inglese esistono termini che sanno definire in maniera precisa situazioni che nella nostra lingua possono rimanere inespresse o, peggio, ambigue.
Parliamo della parola italiana “coinvolgimento”. A prima vista è neutra, cioè né positiva né negativa. Ma, in realtà, può capitare che abbia connotazioni molto diverse.
Facciamo un esempio. Un conto è essere coinvolti in lavori o eventi piacevoli nei quali possiamo trarre soddisfazione e piacere. Un conto è essere coinvolti in attività o progetti difficili o generatori di stress ed ansie.
In italiano usiamo sempre il verbo coinvolgere sia quando si tratta di “gatte da pelare” sia quando si tratta di esperienze positive e gratificanti.
Gli inglesi sono più precisi di noi e utilizzano due verbi differenti a seconda dell’interpretazione che deve essere data: to involve e to commit.
Per spiegare la differenza gli anglosassoni utilizzano l’esempio delle “eggs and bacon” (uova e maiale):
il maiale è involved (negativo)
la gallina è committed (positivo)