
Riportiamo, da un articolo apparso qualche giorno fa sul “Guardian” (18 marzo), alcuni spunti ripresi e sintetizzati da un’intervista con Mariana Mazzucato, professore di economia all’University College di Londra e autrice di “The Value of Everything”.
“Abbiamo l’opportunità di usare questa crisi per capire come costruire un capitalismo diverso. Ciò richiede un ripensamento di ciò che i governi devono fare: piuttosto che limitarsi a correggere i fallimenti del mercato quando si presentano, dovrebbero spostarsi verso la formazione attiva e la creazione di mercati che promuovano una crescita sostenibile e inclusiva. Dovrebbero anche garantire che le partnership con le imprese che coinvolgono fondi governativi siano guidate dall’interesse pubblico, non dal profitto.
Prima di tutto, i governi devono investire e, in alcuni casi, creare istituzioni che aiutino a prevenire le crisi e ci rendano più capaci di gestirle quando si presentano.
In secondo luogo, i governi devono coordinare meglio le attività di ricerca e sviluppo, guidandole verso obiettivi di salute pubblica.
Ma i governi nazionali hanno anche un’enorme responsabilità nel plasmare i mercati guidando l’innovazione per risolvere gli obiettivi pubblici. Un’iniziativa simile nel settore sanitario garantirebbe che i finanziamenti pubblici siano orientati a risolvere i principali problemi di salute.
In terzo luogo, i governi devono strutturare partenariati pubblico-privato per garantire benefici sia ai cittadini che all’economia. L’ampio finanziamento pubblico destinato all’innovazione sanitaria significa che i governi dovrebbero governare il processo per garantire che i prezzi siano equi, che i brevetti non vengano usati in modo indebito, che l’offerta di medicinali sia salvaguardata e che i profitti vengano reinvestiti nuovamente nell’innovazione.
In quarto luogo, è tempo di imparare finalmente le dure lezioni della crisi finanziaria globale del 2008. Poiché le aziende vengono a chiedere salvataggi e altri tipi di assistenza, è importante evitare di limitarsi semplicemente alla distribuzione di denaro. I salvataggi devono essere strutturati in modo da trasformare i settori come parte di una nuova economia, assicurandosi che possano adattarsi alle nuove tecnologie. Deve essere fatto ora, mentre il governo ha il sopravvento.
Covid-19 è un evento importante che mette in luce la mancanza di preparazione e resilienza dell’economia sempre più globalizzata e interconnessa, e certamente non sarà l’ultimo. Ma possiamo usare questo momento per fare in modo che le parti interessate intervengano al cuore del capitalismo. Non lasciamo che questa crisi vada sprecata”.