La crisi spinge le imprese verso obiettivi di utilità pubblica e sociale

La pandemia ha fatto scattare una mentalità diversa, quella della “scarsità”. Cioè ha sviluppato nei vertici delle aziende e nei dipendenti delle abilità nuove che partono dal bisogno di semplificare e riutilizzare in modo ingegnoso e creativo i prodotti e le risorse già esistenti, modificando, se è il caso, le stesse finalità produttive originarie, per raggiungere obiettivi di utilità pubblica e sociale più urgenti e più importanti.

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Stefano Zamagni (3): vaccini, sviluppo umano integrale e speranza

Ecco la terza e ultima parte dell’intervento del professor Stefano Zamagni. Chi volesse consultare il testo integrale può farlo cliccando direttamente qui.

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Stefano Zamagni (2): i 5 punti qualificanti di un progetto trasformativo

Ecco la seconda parte dell’intervento del professor Stefano Zamagni. Chi volesse consultare il testo integrale può farlo cliccando direttamente qui.

Quali sono i punti qualificanti di un progetto trasformativo?

Ne indico cinque, non certo perché siano gli unici, ma perché ritengo siano quelli più urgenti. Comincio dalla deburocratizzazione.

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Stefano Zamagni (1). Covid-19: mai dimenticare l’umiltà e la prudenza

Stefano Zamagni, economista e professore presso l’Università di Bologna

Cosa succederà dopo la pandemia? Si va da chi pensa che tutto tornerà come prima e chi ritiene che niente sarà più uguale al passato.

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CapoVerso: essere leader senza restare succubi del potere

E’ possibile essere leader senza cadere nell’autoreferenzialità, assumendosi la responsabilità del ruolo, con serietà, onestà, correttezza, spirito di servizio e l’obiettivo di cambiare le aziende per le quali lavoriamo e la società in cui viviamo, rendendole più libere e democratiche?

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Upskilling: nuove competenze in tempi di crisi

Mark Zuckerberg e Priscilla Chan

La riqualificazione del personale, la necessità di sviluppare nuove competenze e ampliare le capacità dei collaboratori era uno dei problemi più sentiti prima della pandemia.

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Il timore reverenziale (AWE) può aiutarci

La pandemia che ci ha colpito rappresenta per tutti un’esperienza terribile. E’ facile sentirsi demoralizzati e intimoriti di fronte a un evento di tale portata, sia per la sopravvivenza propria e dei propri cari sia per il proprio futuro, viste le difficoltà economiche alle quali inevitabilmente andremo incontro.

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Contro il Coronavirus, l’umanocrazia in azienda

La pandemia è destinata a cambiare le nostre vite – lo sentiamo dire spesso in questi giorni – ma anche il modo in cui gestiremo le nostre aziende dovrà essere modificato. Adesso è arrivato il momento di farlo sul serio. Anche perché, se non lo faremo, difficilmente la maggior parte delle aziende potrà riprendersi da una crisi del genere.

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Smart working: le domande giuste da porre a chi lavora da remoto

In questi periodi di grande incertezza sembrerebbe naturale fornire ai propri collaboratori delle risposte che loro si aspettano, soprattutto riguardo al ritorno alla “normalità”, alle prospettive del proprio lavoro, in che modo inciderà concretamente su ognuno di loro la crisi che si stiamo vivendo.

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L’attuale crisi non è come una maratona

Becky Robinson è fondatrice e CEO di Weaving Influence, un’azienda che si occupa di marketing digitale allo scopo di aiutare i clienti a comprendere i propri obiettivi, identificare il pubblico al quale rivolgersi, trovare lo stile di comunicazione più adatto. E’ sportiva e appassionata di maraton: ne ha corse diverse negli ultimi anni, a livello agonistico, ma non è d’accordo nel paragonare la pandemia a questo tipo di corsa.

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