
Che cos’è il capitalismo? Ce lo spiega bene Philippe Descola, allievo di Claude Lévi-Strauss, ambientalista, antropologo. Il capitalismo è un virus.
Papa Francesco qualche tempo fa ha detto: “Signore che io sia giusto, ma giusto con misericordia!”. Lo ha detto perché l’uomo deve evitare di cadere nell’inganno ipocrita della casistica, della logica del “si può e non si può”. E quelli che ragionano così, Gesù li definisce ipocriti. Perché la casistica è ipocrisia.
I diritti umani sono dei principi importanti, universali, che nessuno può disconoscere. Come il diritto alla vita, il rispetto dei lavoratori, ecc. E chi si rendesse responsabile di violazione di questi diritti subirebbe un grave vulnus alla sua reputazione, sia che si tratti di un individuo, di una impresa o di un governo.
Cos’è il peer coaching? E’ un processo attraverso il quale due (o più) colleghi lavorano insieme per costruire e affinare le proprie competenze, per riflettere sulle loro esperienze e aspirazioni, per risolvere i problemi (anche minimi) che di volta in volta devono affrontare, per scambiarsi nuove idee, intuizioni in ambito lavorativo e apprendere vicendevolmente l’uno dall’altro.
Il primo passo in questo senso per chi è impegnato nella dialettica democratica è semplice, è il principio del popolo legislatore: la “techné” filosofica incomincia quando si impara a pensare in termini di “noi”.
Non si pensa filosoficamente se non si pensa in modo universale, in termini di umanità. E’ questa la prima regola.
Non siamo in grado di esercitare l’arte del vero, se ci limitiamo al “qui e ora” dei nostri personali interessi e bisogni.
Non siamo in grado di vedere anche la più semplice evidenza, se ci manteniamo a quello che crediamo e che sappiamo.
Non siamo nemmeno in grado di vedere il potere della verità se non abbiamo questa capacità di trascendimento che ha caratterizzato la filosofia di ogni tempo.
(da: Corriere della Sera – Lettura, 16 maggio 2021)
La filosofia in Italia viene studiata in genere abbinandola alla storia. Gli studenti del nostro Paese vengono abituati a unire ad ogni periodo storico un fatto o una corrente di pensiero. Così facendo, però, spesso manca il collegamento a un territorio, a un’economia, a certi fenomeni demografici, ecc. Questo favorisce un approccio, una visione del mondo (inconscio scolastico) idealistica, ma anche astratta.
Vi segnaliamo un articolo in 5 pagine pubblicato su AZ Franchising: Il cliente: una magnifica ossessione, sull’importanza crescente del rapporto con il cliente. Senza dimenticare la capacità di armonizzare il negozio fisico con quello virtuale, avvalendosi delle novità informatiche.
Conosci te stesso. Il concetto risale al IV secolo prima di Cristo e si trovava in un’iscrizione sopra una colonna del Tempio di Apollo a Delfi. Un luogo sacro dove l’oracolo del dio emetteva le sue profezie interpretate dalle sacerdotesse, le famose Pizie. Il fatto che questa iscrizione – un vero e proprio invito a riflettere su sé stessi e sul proprio destino – si trovasse lì è come se si fosse voluto dire: ascolta pure le profezie della divinità ma prima di tutto guardati dentro e cerca di capire come e perché agisci in un certo modo. Perché da questo esame interiore, soprattutto, dipenderà il tuo futuro.
Con la sigla DAM (Digital Asset Management) si intende la gestione delle risorse digitali. La domanda che ci poniamo su questo tema è se questa piattaforma viene o meno sfruttata in modo adeguato dalle aziende.
Chi lavora nel marketing, forse più di altri settori, ha risentito dei grandi cambiamenti dovuti alla pandemia. Ne segnaliamo al volo alcuni. L’improvviso e invasivo passaggio ai canali digitali, il cambiamento dei comportamenti dei consumatori e un generalizzato calo dei budget.