Cerchiamo prima di tutto di definire cosa si intende per autosabotaggio. E’ un meccanismo simile a quello che si riscontra anche in fisiologia ed è simile a una malattia autoimmune, cioè caratterizzata da una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri tessuti.
Tornando all’autosabotaggio psicologico, possiamo dire che è un sistema mentale che distrugge fisicamente, mentalmente o emotivamente, ostacolando deliberatamente il nostro successo e benessere e minando obiettivi e valori personali (Brenner, 2019).
È “insidioso, profondo e universale” ed emana da mentalità negative (Berg, 2015). L’autosabotaggio, noto anche come disregolazione comportamentale, può essere conscio o inconscio a seconda del livello di consapevolezza. Un esempio di autosabotaggio consapevole è decidere di mangiare cibo poco sano, nonostante l’obiettivo sia quello di evitare cibi che fanno male. O continuare a fumare anche se sappiamo che può essere dannoso per la nostra salute.
L’autosabotaggio inconscio si verifica quando un obiettivo o un valore personale è stato indebolito e non inizialmente riconosciuto. Un esempio: qualcuno con la paura di fallire potrebbe aspettare fino all’ultimo minuto per lavorare su un progetto importante, rischiando di fare le cose male (forse augurandoselo) e quindi evitando inconsciamente la prospettiva di avanzamento (Wignall, 2020).
Un’altra dimensione dell’autosabotaggio è la dissonanza cognitiva (ne abbiamo già parlato in un altro articolo). La dissonanza cognitiva è lo squilibrio interno o il disagio sperimentato quando le parole o le azioni non si allineano con le nostre credenze e i nostri valori. Quando ciò accade, agiamo per alleviare il disagio cambiando le nostre parole o comportamenti o riformulando i nostri obiettivi e valori.
Sembra improbabile che qualcuno si saboti intenzionalmente, eppure lo si fa molto più spesso di quanto non si creda e le conseguenze possono essere terribilmente dolorose. L’autosabotaggio cronico esaurisce la spinta e la motivazione e ci lascia tristi, ansiosi e con un’autostima danneggiata.
Guardate questo video di psych2go.net che segnala 7 tipi comuni di autosabotaggio, e come essi influiscono sulla nostra vita quotidiana.
Ecco in sintesi i sette segnali del sabotaggio ai quali dobbiamo sfuggire:
- Sei troppo duro con te stesso (perfezionismo)
- Sei pronto a sottolineare il negativo (pessimismo)
- Aspetti fino all’ultimo minuto (procrastinazione)
- Sei disorganizzato
- Ti senti un falso
- Esageri
- Sei esaurito