
Ecco una riflessione di Remo Cantoni, filosofo milanese, che ci sentiamo di condividere sul valore e il senso della libertà.
Per Kierkegaard, come per Dostoevskij, libertà significa rischio, consapevolezza dolorosa, inquietudine spirituale che i più amano evitare. Solo i pochi amano essere liberi perché la libertà è un peso che impone enormi responsabilità.
Kierkegaard e Dostoevskij hanno qui un’intuizione profonda, alla quale la storia di questi ultimi decenni ha recato tristi conferme.
Se si escludono pochi uomini coraggiosi, la maggior parte dell’umanità non soffre per una mancanza di libertà interiore; soffre, anzi, del contrario: di una libertà che mette lo spirito in inquietudine, e che ci si affretta a spegnere nella quiete di un dogma o di un mito.
Il maggior pericolo per la libertà è costituito dal tiepidissimo amore che i più hanno per essa.