
Come sappiamo, il Ministero dell’istruzione, con l’avvento del nuovo governo, è diventato Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’aggiunta di quella parola “merito” è importante ma bisogna chiarire cosa si intende per merito.
Perché la matematica e le scienze fanno tanto paura ai giovani? Cosa si può fare per avvicinare i più giovani a queste materie? PwC Italia ha organizzato un evento per riflettere su questo e altri temi collegati, dal titolo “Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa” L’immaginario sulla scienza e le competenze del futuro. Questo è il primo di una serie di 8 incontri con esponenti del mondo delle istituzioni, della finanza e dell’impresa.
La vita moderna è in costante accelerazione. Gli strumenti che ci permettono di risparmiare tempo hanno ormai raggiunto un enorme livello di sviluppo grazie alle tecnologie di produzione e comunicazione, eppure l’impressione di non avere abbastanza tempo non è mai stata così diffusa. In tutte le società occidentali, le persone soffrono della mancanza di tempo e si sentono in dovere di correre ancora più in fretta, non tanto per raggiungere un obiettivo, quanto per non perdere posizioni.
Segnaliamo un nostro articolo apparso su Business Digest: L’inclusione in azienda
La litote del titolo del libro di Francesco Varanini, “Marchionne non è il migliore dei manager possibili”, (Guerini Next, €18,50) è anche un modo per evitare che chi legge, di fronte alla figura di Sergio Marchionne, di per sé parecchio divisiva, possa essere portato a schierarsi pregiudizialmente in polemica o in difesa del manager, senza affrontare una analisi il più possibile obiettiva del suo operato, considerato sia il tempo trascorso dalla sua scomparsa, sia gli effetti che ancora oggi persistono in relazione a certe sue scelte.
Segnaliamo un nostro articolo apparso sul periodico “HR on Line” dell’AIDP (Associazione Italiana Dirigenti del Personale), sul fenomeno del disimpegno dei giovani sul fronte del lavoro.
Tutti apprezziamo l’intelligenza nelle persone, quando la riscontriamo nella vita di ogni giorno e, soprattutto, nell’ambito del lavoro. Il problema, però, è che la definizione di intelligenza umana e i parametri che la caratterizzano stanno rapidamente cambiando e cambieranno sempre di più in futuro, costringendoci a rivedere – e giudicare – sotto una nuova luce il modo in cui le persone pensano e ragionano.
Insomma, sembra che non siamo più capaci di guardare al futuro. E questa constatazione all’inizio di un nuovo anno non è poi così tranquillizzante.
Dalla “Lettura” del Corriere del 4 dicembre scorso leggiamo una citazione che riguarda il famoso libro di Aldous Huxley “Il mondo nuovo” che viene descritto “come una specie di incubo totalitario”. Ma ci si chiede anche (è Bruno, il protagonista del libro “Le particelle elementari” di Michel Houellebecq, che lo fa) “se non sia tutta una ipocrisia”.