Tra assenteismo e presenteismo. Prendersi le proprie responsabilità

Bisogna avere il coraggio di dire che chi non si prende la responsabilità del proprio lavoro in questi tempi è un incosciente. In una situazione complessa e difficile come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia, riteniamo che qualsiasi lavoratore, a qualsiasi livello, non possa esimersi dal prendersi la responsabilità di quello che fa. Anche se la sua è una attività che può apparire meno strategica e importante di altre.

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Jurgen Appelo. Nel suo nuovo libro vince l’agility organizzativa

Un lemming

Perché è utile leggere il libro di Jurgen AppeloPartire, Scalare, Fallire edito da Franco Angeli, 30 euro. Ci sono diverse ragioni ma per me la principale è che Appelo è un tipo simpatico. Io l’avevo scoperto qualche anno fa leggendo una sua recensione molto critica nei confronti di alcuni manuali di grande successo riservati ai manager. Posizione che mi sentivo e mi sento di condividere in pieno. La riporto qui sotto.

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Dal contingency plan ai cigni neri

Il contingency plan è un piano di emergenza che prevede una strategia proattiva; è diverso da un piano di gestione delle crisi, che è una reazione a qualcosa che è già accaduto. Un piano di emergenza è impostato per tenere conto di eventi dirompenti che potrebbero accadere ma che è difficile prevedere e viene realizzato proprio per mettere in atto adeguate risposte utili per affrontarli nell’eventualità che accadano.

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