
Sul tema del consumismo, abbiamo rivolto alcune domande ad Aldo Berlinguer, professore presso la facoltà di Scienze economiche e giuridiche dell’Università di Cagliari e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.
Sul tema del consumismo, abbiamo rivolto alcune domande ad Aldo Berlinguer, professore presso la facoltà di Scienze economiche e giuridiche dell’Università di Cagliari e collaboratore de “Il Sole 24 Ore”.
Abbiamo molto apprezzato un bell’articolo, intitolato “La pandemia consumistica” scritto da Aldo Berlinguer, docente presso l’Università di Cagliari e apparso il 28 luglio scorso ne “Il Sole 24 Ore”. La paura del Covid ha frenato almeno inizialmente la spinta consumistica, sembra infatti che gli italiani in questi ultimi tempi stiano risparmiando di più. L’incertezza del futuro dovuto alla pandemia ha avuto un ruolo importante. (Nei quattro mesi della pandemia, i risparmi degli italiani avrebbero raggiunto la cifra record di 7,3 trilioni di euro).
Il prof. Stefano Oliviero, Università di Firenze, ha definito in un suo scritto cosa si intende per consumo.
E’ davvero così? Le ideologie non esistono più? La nostra è una società libera da ogni forma di ideologia? Siamo sicuri? E siamo contenti di questo? In realtà, gli “ismi” ci hanno fatto sempre paura. Nascondono qualcosa di pericoloso e totalizzante. E quando qualcosa è totalizzante riduce, fino ad eliminarla alla radice, qualsiasi libertà di giudizio.
Riportiamo dal New York Times di ieri alcuni spunti di economisti e studiosi che hanno riflettuto sulla pandemia di coronavirus e sulla devastante recessione che colpirà il mondo.
Riportiamo qui di seguito, estrapolandole da un bell’articolo apparso sul sito Filosofia e nuovi sentieri, alcune affermazioni di Riccardo Mazzeo, filosofo e grande amico di Bauman, che ci auguriamo servano da stimolo, da reagente. Oltre a un puntuale intervento della filosofa ungherese Agnes Heller.
Il consumismo vince su tutti i fronti. Dove lo vediamo davvero emergere in tutta la sua sfolgorante (e diabolica) forza è durante le festività, specialmente quelle di fine anno che per fortuna sono finite.
Nelle aziende una delle principali trasformazioni alle quali si sta mirando riguarda il cliente. Oggi tutte le aziende stanno diventando clientocentriche. I clienti o consumatori sembrano, anche dal punto di vista di alcuni sociologi, i nuovi protagonisti del mercato. C’è chi li definisce consum-autori, cioè persone che non solo si limitano a consumare assorbendo i messaggi proposti dai vari mezzi di comunicazione ma diventano loro stessi veicoli di comunicazione. Un ruolo che trasforma il mercato e che impone alle imprese di adeguarvisi, individuando per tempo tendenze sociali e di consumo.