Negli ultimi mesi milioni di persone in tutto il mondo hanno dovuto affrontare malattia, morte e difficoltà economiche a causa della pandemia. Ora più che mai, sia nelle relazioni personali sia nelle reti professionali nessuno riesce più a sopportare atteggiamenti di falsa sincerità.
Correttezza
Fair Play: non solo correttezza
Continuiamo il nostro discorso sul fair play in azienda e soprattutto tra i manager. Come dicevamo, non si tratta solo di un comportamento corretto fine a se stesso. Deve rappresentare l’anima di un’azienda, costituire una sorta di armonia che pervade ogni fase del lavoro e ogni componente dell’azienda, avendo sempre come riferimento principale il leader.
Teorizzare il fair play tra i leader aziendali si può!
La traduzione letterale del termine fair play è giocare in modo corretto. Nell’uso comune sta a significare un comportamento equilibrato, rispettoso delle regole, leale, morale. Anche se talora avere fair play viene semplicisticamente rubricato come un aspetto del carattere di una persona o un comportamento esteriore, in realtà esso è anzitutto un modo di pensare e di vivere le relazioni con gli altri.
Chi ha paura delle parole cattive?

Il caso che qualche anno fa ha riguardato la GM ha fatto emergere l’esistenza in azienda di un libro nero delle parole-tabù da non dire né pronunciare mai. Assurdo? Tutt’altro.