Educare è elaborare la coscienza e contestare il futuro contro le servitù del nostro tempo

Marina Garcés

Marina Garcés ha scritto un bel libro, intitolato “Scuola di apprendisti edizioni Nutrimenti, 2022. Tra l’altro, la filosofa spagnola sostiene – cosa quasi ovvia – che “Non esiste un sapere non appreso, gli esseri umani devono sempre apprendere, anche a vivere, sempre che si possa dire che impariamo davvero a farlo. Apprendere non significa accumulare, possedere o incorporare conoscenze. È un’attività relazionale”.

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Le 12 soft skills indispensabili per un leader di oggi

Gary Vaynerchuk

Gary Vaynerchuk è un imprenditore americano di origine bielorussa, che ha avuto successo con la sua azienda vinicola. Qualcuno lo ha definito il “Primo Wine Guru” dell’era YouTube, perché è anche un grande esperto di marketing digitale e autore di best seller. L’ultimo di questi si intitola “Dodici e mezzo: sfruttare gli ingredienti emotivi necessari per il successo aziendale”, uscito a novembre scorso.

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La “maledizione del vincitore” e l’asta della coscienza

In un articolo su “Il Sole 24 Ore”, Paolo Legrenzi, Professore emerito di psicologia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Presidente del comitato scientifico di X-ITE, centro di ricerca LUISS, riflette sul concetto della “maledizione del vincitore” (winner’s curse), assimilando tale comportamento con il rapporto che le persone hanno con la propria coscienza.

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Esperimento sull’obbedienza di Milgram: era una bufala?

Stanley Milgram

Stanley Milgram è uno psicologo statunitense reso famoso da un esperimento da lui condotto presso la Yale University, pubblicato per la prima volta nel 1963, che a suo tempo fece scalpore. L’obiettivo era quello di verificare fino a che punto delle persone sottoposte a un esperimento avrebbero obbedito a degli ordini, impartiti da una figura autorevole, in contrasto con i principi morali della loro coscienza personale.

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Educazione e coscienza responsabile: non obbedire a tutto ciò che viene richiesto

Fai il bravo bambino, obbedisci!” Si comincia a obbedire in famiglia ai genitori, si prosegue con la scuola, poi, per chi ci va, sotto le armi, poi al datore di lavoro o al proprio superiore e in genere si continua a obbedire di fronte all’autorità. Insomma, una vita sempre in conformità alle regole. Obbedire sembra il modo, l’unico, per assicurare alla società un’esistenza pacifica, ordinata, senza traumi. E chi obbedisce viene in genere premiato.

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