Attento alla faccia che fai quando parli agli altri

Un leader che si rispetti, secondo Anne Sugar (executive coach per la Harvard Business School Executive Education), deve avere una “faccia da poker”, cioè tale che non sia possibile scoprire quali sono i suoi veri sentimenti. In altri termini, secondo la studiosa, il leader dovrebbe assumere una espressione “neutra”, cosa che in qualsiasi tipo di comunicazione sarebbe invece preferibile evitare.

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I giovani e le fake news

Quando finiamo di credere a Babbo Natale (una delle bufale “buone” più condivise al mondo, sotto varie forme), cominciamo a credere alle fake news. I ragazzi, infatti, secondo un recente studio apparso sul British Journal of Developmental Psychology, attorno ai 14 anni cominciano a credere alle teorie complottiste e a cedere alla disinformazione. Per loro diventa difficile valutare la credibilità delle informazioni online.

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Comunicazione: gli altri ci ascoltano dopo il quinto tentativo

Una delle caratteristiche più importanti e riconosciute dei leader è la capacità di ascolto. Bisogna, però, essere sinceri: si fa molta fatica ad ascoltare e spesso prima di capire quello che ci viene detto passa del tempo. Anche il leader più disponibile non riesce a cogliere subito certi messaggi. Troppi possono essere gli elementi che confondono il messaggio o lo alterano, come certi “rumori di fondo” che finiscono per banalizzarlo e svilirlo.

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