Ascoltare qualcuno che parla può sembrare la cosa più semplice di questo mondo. Per certi versi è anche facile fare finta di ascoltare. Basta ogni tanto accennare con la testa o dire un sì, anche appena mugolato. Qualcuno ha detto che ascoltare non significa aspettare che la persona finisca di parlare per dire la nostra, senza minimamente preoccuparsi di quello che nel frattempo l’altro ha detto.
Crisi
Il futuro ci interessa. Ma solo quello personale!
Se ci pensiamo bene, la nostra vita, intesa come appartenente ad una comunità, oggi si basa principalmente sulle emergenze che di volta in volta siamo costretti a gestire. Emergenza pandemia, emergenza climatica, emergenza energetica, e via dicendo. E’ giusto vivere solo sulle emergenze? Perché la gente, e soprattutto i politici, pensano poco al futuro collettivo? Si fermano al contingente, al presente. Come se davvero il futuro non interessasse affatto.
I punti di forza. Valorizzarli è meglio!
Il capitalismo cambia e diventa “sostenibile”? Vedremo
Sarà la spinta della pandemia ma sembra che qualcosa cambi nel modo di concepire il capitalismo. Nessuno mette in dubbio il sistema, sia ben chiaro, ma si cominciano a notare segni importanti, anche se piccoli, che dimostrano come stia crescendo una nuova sensibilità su alcuni temi che fino a poco tempo fa sembravano esclusi completamente dalle prospettive degli imprenditori e degli studiosi di discipline economico-aziendali.
Affronta la crisi con il RAFT
Chi non vorrebbe lavorare in una situazione economica favorevole, navigare in acque tranquille, magari con il vento in poppa?
Per finanza e mafia il Covid è una manna
Chi pensava che qualcosa sarebbe cambiato con la pandemia si sbagliava. Ad esempio, i processi di finanziarizzazione – ovvero la tendenza delle imprese a perseguire strategie di accumulazione finanziaria, o comunque a ottenere la massimizzazione del rendimento del capitale per gli investitori nel breve termine – continuano e, anzi, si ampliano con il risultato di arricchire sempre di più le élite finanziarie e manageriali, con un contemporaneo, ulteriore declino dei salari.
Consumismo: benessere o disagio?
Il prof. Stefano Oliviero, Università di Firenze, ha definito in un suo scritto cosa si intende per consumo.
Disuguaglianza sociale: quanto male fa?
Ci fa piacere segnalare un bel libro che vi invitiamo a leggere in questi periodi di lockdown (seppure ridotto) e di preoccupazione per la crisi, sanitaria ed economica, che ha colpito il mondo. Riguarda il nostro rapporto con il fallimento. Si intitola “Alternative” di Sebastiano Zanolli. Con un sottotitolo molto esplicativo. “Aspira al meglio, preparati al peggio e tieni sempre pronto un piano B”, ROI Edizioni.
Stefano Zamagni (1). Covid-19: mai dimenticare l’umiltà e la prudenza
Contro il Coronavirus, l’umanocrazia in azienda
La pandemia è destinata a cambiare le nostre vite – lo sentiamo dire spesso in questi giorni – ma anche il modo in cui gestiremo le nostre aziende dovrà essere modificato. Adesso è arrivato il momento di farlo sul serio. Anche perché, se non lo faremo, difficilmente la maggior parte delle aziende potrà riprendersi da una crisi del genere.