Abbiamo rivolto alcune domande al prof. Piercarlo Maggiolini, docente al Politecnico di Milano presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, sulla Responsabilità Sociale d’Impresa e sull’economia civile.
CSR
Il futuro sarà degli slow boss?
Cosa è cambiato dal 2013 quando Patrizia Musso ha scritto la prima edizione del suo libro, intitolato “Slow Brand”? Allora, l’idea di ripensare in chiave slow tutti gli strumenti della comunicazione, in un mondo orientato principalmente alla velocità, anche a causa della rivoluzione digitale, sembrava ardita se non paradossale.
Omission possible, l’errore più grave per i leader e le aziende
Certe volte occorre essere capaci di farsi un esame di coscienza, riconoscendo certi comportamenti dell’uomo (e del leader) molto ambigui. Uno di questi riguarda il rapporto con i propri errori.
La libertà (?) di consumare
Nelle aziende una delle principali trasformazioni alle quali si sta mirando riguarda il cliente. Oggi tutte le aziende stanno diventando clientocentriche. I clienti o consumatori sembrano, anche dal punto di vista di alcuni sociologi, i nuovi protagonisti del mercato. C’è chi li definisce consum-autori, cioè persone che non solo si limitano a consumare assorbendo i messaggi proposti dai vari mezzi di comunicazione ma diventano loro stessi veicoli di comunicazione. Un ruolo che trasforma il mercato e che impone alle imprese di adeguarvisi, individuando per tempo tendenze sociali e di consumo.
La CSR (Corporate Social Responsibility) anche nei romanzi

Consiglio di leggere il romanzo “Gli Eredi” di Wulf Dorn, Corbaccio Editore, una storia intrigante al limite della fantascienza ma tutt’altro che assurda, nella quale i bambini cercheranno di ribellarsi agli uomini per lo scempio che questi hanno fatto della natura e per la loro ipocrisia.
La futura classe dirigente crede poco alla CSR
La Corporate Social Responsability, come dice Giovanni Pizzochero su Doppiozero, “non si deve limitare alla condivisione del valore creato ma alla creazione del valore.” Insomma, non si tratta tanto di raccontare quelli che sono i principi etici e sociali che muovono un’impresa, quanto realizzarli in concreto, essere coerenti a tali principi in ogni cosa che si attua e poi, in seguito, raccontare, senza eccessiva enfasi, quello che si sta facendo. Solo così un’impresa può essere credibile e ottenere dei vantaggi competitivi.
La dissonanza cognitiva e la CSR
La dissonanza cognitiva è un grave problema quando si verifica nelle aziende. Specialmente se l’impresa vuole dimostrare che è capace di coniugare il business con valori etici, impegnandosi seriamente nelle scelte di responsabilità sociale.
Marina Salamon: le idee che ci piacciono

Ci sono parecchie cose che condividiamo e che rendono Marina Salamon un personaggio che sentiamo molto vicino. Le riprendiamo da un suo recente scritto su “Il Sole 24 Ore” del 16 febbraio, nella sezione “Imprendiamo”.