E’ un gioco di parole ma nemmeno tanto. La professoressa Louise Muhdi che si occupa di strategia dell’innovazione (vedasi nostro precedente articolo) sostiene che: “Lo status quo è il nostro nemico: se pensiamo di sapere tutto e di stare già facendo le cose nel miglior modo possibile, non abbiamo alcun incentivo ad evolverci”. Ed è probabile – aggiungiamo noi – che presto ci troveremo ad affrontare una situazione che ci metterà in grave crisi.
Feedback
Arriva la generation Z: si salvi chi può!
E’ un titolo ad effetto ma in realtà i giovani che appartengono alla generazione Z, cioè quelli nati a metà degli anni Novanta, e che cominciano ora ad affacciarsi al mondo del lavoro, non sono né meglio né peggio di altre generazioni.
Gli svantaggi della comunicazione asincrona e i rimedi
La comunicazione asincrona può creare problemi per quanto riguarda l’ambito organizzativo. Se ci si aspetta che le persone siano on line e attive 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la tentazione di chi ha la responsabilità di guidare un team è quella di poter gestire in ogni momento le attività dei propri collaboratori, di svolgere su di essi un’azione di micromanagement costante.
Nelle aziende aboliamo l’HiPPO!
HiPPO è un acronimo inglese che è composto dalle iniziali di queste parole: Highest Paid Person’s Opinion, in italiano significa: “opinione della persona più pagata”.
Ricominciamo dai fondamentali. Trasmettere non è comunicare
Per capire cosa non va in un team bisogna capire come e se funziona la comunicazione al suo interno e, in particolare, tra il leader e i suoi collaboratori. Cose dette e ridette centinaia di volte, ma che non fa male ripetere.
Creare una cultura del feedback, seconda parte: impariamo a chiederli
Nel precedente articolo ci siamo soffermati su un esperimento che ha coinvolto un certo numero di persone, più o meno costrette a dare e ricevere dei feedback, dopo essere state sottoposte a un particolare test. Oltre a verificare che tutti i partecipanti, in misure diverse, avevano riscontrato delle alterazioni piuttosto significative nella frequenza cardiaca, si è notato che chi doveva dare dei feedback faceva di tutto per apparire amichevole, pur avvertendo un certo disagio, e sfoggiava quelli che i ricercatori hanno definito “brettle smiles” (sorrisi fragili o forzati).
Feedback: creare una cultura aziendale
Riportiamo un articolo apparso su “Leadership and Management” che tratta il tema del feedback. “Feedback” è una parola entrata da tempo nel lessico comune delle organizzazioni ma spesso viene sottovalutata, malintesa o, peggio, snobbata.
Dalla gamification allo storylearning
La pratica della gamification allo scopo di imparare in modo divertente nell’ambito della formazione aziendale non mi ha mai convinto fino in fondo. O meglio, sono sicuro che utilizzare elementi ludici per coinvolgere e motivare le persone sia uno strumento nuovo che vada esplorato con attenzione ma che nasconda parecchi rischi come il ricorso a meccanismi banali, ripetitivi, distraenti e, in sostanza, troppo poco efficaci per favorire un apprendimento davvero partecipato e motivato.
Come affrontare momenti di crisi
Feedback: momento importante ma delicatissimo
Cogliamo l’occasione dal precedente articolo, per tornare sul significato di feedback e sulle sue regole implicite ed esplicite. Partiamo anzitutto da una affermazione generale ma assolutamente basilare:
il processo di feedback è un’operazione delicata e va gestita con estrema cautela