Rileggere Giovanni Verga, a cento anni dalla sua morte, e la famosa novella “La roba”, con protagonista il vecchio Mazzarò, ricchissimo e avaro, ormai prossimo alla morte, è importante. Perché ci può insegnare qualcosa anche riguardo al capitalismo di oggi, all’ incapacità di questo sistema di accumulo di ricchezza di lasciare a chi viene dopo di noi, un pianeta sano anziché, come sta accadendo, una terra devastata dalle guerre, ferita dalla ricerca ossessionante, illimitata e sfrenata del suo sfruttamento.
Invidia
Qual è il sentimento contrario rispetto all’invidia?

Non è facile stabilirlo perché si va da un atteggiamento positivo di ammirazione, a uno negativo di indifferenza. Ecco perché l’invidia è un sentimento piuttosto subdolo che non è facile controllare. Luigino Bruni cerca di definirlo con il termine anti-invidia. Leggiamo il suo intervento.
Il narcisismo delle piccole differenze
Uno dei problemi che assilla di più la nostra società è la disuguaglianza. In particolare, quella economica. I sociologi continuano a battere su questo tasto. E le statistiche sembrano dar loro ragione. Viceversa, la disuguaglianza è un fenomeno difficile da verificare direttamente.
L’invidia più dolorosa: l’aporofobia
Secondo il padre gesuita Giovanni Cucci “il crescente individualismo rappresenta oggi la minaccia più grave alla qualità della vita proprio perché, erodendo il capitale sociale, genera sfiducia, spinge le persone a ripiegarsi su di sé, accrescendo il senso di malessere e di solitudine” e “accentuando abitudini distruttive”. Tra queste cresce sempre di più l’invidia che però va assumendo forme diverse, come vedremo.
Dirigenti narcisisti ovvero psicopatici di successo
Il narcisista ha una personalità molto spiccata. Si ritiene superiore, più bello, più intelligente di altri. E desidera che gli altri lo riconoscano in continuazione. In genere, culla fantasie di auto-esaltazione e desidera essere sempre ammirato. Non sopporta le critiche. Soprattutto se colpiscono nel segno. Nei casi più gravi, è una persona invidiosa, che mostra scarsa empatia ed è pronta a sfruttare gli altri per perseguire i propri obiettivi o le proprie ambizioni, spesso, smisurate.
La paura come la speranza: passioni negative per Spinoza

La paura nasce quando temiamo qualcosa che potrebbe verificarsi e creare tristezza, dolore, sofferenza. Ma, naturalmente, non siamo certi che ciò si verificherà realmente. Lo stesso sentimento, ma opposto, è quello della speranza. Quando, cioè, l’uomo si augura che accada qualcosa che potrebbe procurargli gioia, felicità, anche se non ha nessuna certezza che ciò si possa avverare. Spinoza considera la speranza una gioia incostante.
In che modo l’ego ti impedisce di imparare cose nuove

Marlene Chism è consulente e autrice di best seller di successo. L’ultimo suo libro del 2015 si intitola “No-Drama Leadership” e dice cose semplici ma efficaci sulle difficoltà – lei le chiama “barriere mentali” – che hanno alcuni manager di imparare cose nuove e, di conseguenza, di migliorare il loro apporto come leader.
L’invidia sociale: sentimento da combattere ma senza perdere di vista il senso di giustizia
Siamo davvero un popolo di invidiosi? Siamo davvero incapaci di giudizi obiettivi e pronti a criticare chi riesce ad emergere, anche ricorrendo a critiche o accuse spesso pretestuose? Sembrerebbe proprio così perché ce lo dicono anche recenti statistiche.
La disuguaglianza: è giusto che ci sia o va combattuta?

Crediamo che alla fine sia questa la domanda fondamentale che si deve porre alla gente perché la sua risposta è tutt’altro che scontata. Molti pensano che sia giusto che esista perché è intrinseca al carattere dell’uomo. Altri la pensano diversamente. Cominciamo da chi crede che la disuguaglianza abbia una sua ragion d’essere.
La competizione: diamo una regolata al nostro ego
Lo spirito di competitività è aumentato nella nostra epoca. La gara, la competizione sono diventate veri e propri stili di vita. Quello che conta è primeggiare. In qualsiasi campo, poter dire di essere il primo, di essere “il meglio”. Un fenomeno – evidente anche grazie ai numerosi e immancabili “Talent show” e spettacoli similari della tv, ai concorsi vari, ai giochi d’azzardo, ecc. – che ha ricadute di tipo etico e politico non sempre palesi ma quasi sempre deleterie.