
Ci sono alcune idee che, nonostante tutto quello che accade nel mondo, sopravvivono. Sono idee che spesso diventano dogmi, cioè verità che non si devono mettere in discussione. Invece, sarebbe opportuno farlo.
La democrazia è una forma di gestione dello Stato che è stata inventata dagli Ateniesi. Ma a quella democrazia non partecipavano tutti. Erano esclusi, come sappiamo, donne e schiavi. La Dichiarazione di indipendenza americana che sanciva pomposamente che “tutti gli uomini sono creati uguali” non valeva né per le donne, né per gli africani tratti in schiavitù, né per le popolazioni indigene.
In questi tempi di guerra, cerchiamo di tenere ben distinti i concetti di democrazia e di autoritarismo. Ma, qualche volta, alla gente comune non riesce facile capire, ad esempio, quale sia la differenza tra i tycoon (magnati) americani e gli oligarchi russi.
La povertà non è una banale questione di soldi. Ma di politiche sbagliate che si fanno nel mondo, di un sistema che produce disuguaglianze assurde, considerato che l’1% della popolazione mondiale possiede ormai la metà della ricchezza del pianeta.
Crediamo che sia opportuno ospitare anche idee che possono in qualche modo confliggere con quelle che il nostro blog presenta spesso. Anzi. Riteniamo che questo dovrebbe essere il primo compito di chi svolge una funzione comunicativa, per quanto limitata come la nostra.
Abbiamo bisogno di sentire altre campane. Abbiamo bisogno di essere contraddetti. Dobbiamo sempre rimetterci in discussione senza sovrastimare le nostre idee, senza sospettare che chi avanza idee che sono diverse dalle nostre, sia contro di noi. Al contrario: ci offre una bella occasione per riflettere senza pregiudizi e con mente libera su alcuni temi politici importanti. Non sprechiamola.
In un precedente articolo, abbiamo parlato di alcune persone ricchissime che, a un certo punto della loro vita, decidono di devolvere in beneficenza una parte notevole delle loro enormi sostanze.
Chi crede nel capitalismo e nella libera iniziativa è convinto, in buona fede (?!), che una persona può avere successo e diventare ricco grazie alle proprie capacità: perché è intelligente, innovativo, lavora sodo, sa esprimere le proprie doti nel modo migliore ed è in grado di sfruttare al massimo le opportunità che gli si presentano.
Il nuovo libro di Sebastian Ostritsch “Hegel. Der Weltphilosoph”, il filosofo mondiale, è interessante perché, tra gli altri temi, affronta quello della disuguaglianza non soffermandosi esclusivamente sull’aspetto economico.
Walter Scheidel della Stanford University ha scritto il libro “La grande livellatrice: Violenza e disuguaglianza dalla preistoria a oggi” – Mulino editore, 2019 – nel quale svolge una attenta indagine sull’intero arco della storia umana, arrivando a un risultato sconvolgente e cioè che ci sono solo quattro cose che possono ridurre la disuguaglianza tra le persone:
Segnaliamo con piacere un bell’articolo di Jessica Wildfire su “Medium Daily Digest” dal titolo “You’re lazy, that’s what’s the matter” (Sei pigro, questo è il problema), che con ironia e sarcasmo analizza un atteggiamento, che si sta diffondendo anche nel nostro Paese, di colpevolizzazione nei confronti di coloro (la maggioranza) che non riescono ad avere successo o a fare soldi.