Fare i complimenti è bello quanto riceverli

Cosa c’è di più piacevole che ricevere dei complimenti per qualcosa di buono e di bello che abbiamo fatto? E’ una soddisfazione che riempie il cuore, sempre ma soprattutto se si tratta di elogi sinceri e se chi ce li fa è una persona che stimiamo.

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Giocate con noi

Il gioco è destinato a chi conosce, almeno un po’, la lingua inglese. Ma è interessante perché fa capire come nella lettura svolga un ruolo importante non solo la vista ma anche altri sensi, in questo caso l’udito. (Anche se la frase viene pronunciata solo mentalmente).

Qui sotto, troverete una frase che dovrete leggere e contemporaneamente contare il numero delle “f” che vi sono presenti.

“Finished files are the result of years of scientific study combined with the experience of years.”

Quante ne avete trovate? La maggior parte delle persone dice tre.

Come mai? Spesso non elaboriamo correttamente la parola “of” per due motivi. Innanzitutto, la lettera f di solito emette il suono “f”, come in “fox”. Tuttavia, nella parola “of”, emette un suono “v”.

In secondo luogo, probabilmente, avete letto la parola “of” così tante volte nella vostra vita che la elaborate come un sintagma unico rispetto al soggetto a cui si riferisce, trascurando la seconda lettera/suono.

L’illusione ottica fa capire che bisogna rispettare chi ha idee diverse dalle nostre

Sotto abbiamo riportato un disegno. Uno dei soliti disegni che propongono delle illusioni ottiche. Dovreste essere in grado di percepire due immagini diverse (ma probabilmente non contemporaneamente).

L’immagine proposta è un esempio di un’illusione ambigua: un’immagine o un oggetto che richiede il passaggio percettivo tra le interpretazioni alternative di figura in primo piano e sullo sfondo. E anche se è possibile passare avanti e indietro per vedere un’immagine o l’altra, nessuno riuscirà a vedere entrambe le immagini allo stesso tempo.

La nostra percezione visiva è creata dall’interpretazione del nostro cervello nella corteccia cerebrale delle informazioni visive che entrano attraverso il percorso visivo. La nostra mente è attivamente coinvolta nell’interpretazione dell’input percettivo, piuttosto che registrarlo passivamente, oggettivamente…

Questo concetto non va mai dimenticato, soprattutto quando ci troveremo di fronte a un forte disaccordo con qualcuno. Potremmo essere entrambi di fronte alla stessa identica realtà, ma “vederla” in modi diversi!

La risposta al nostro quiz visivo è: Il volto di un capo indiano o un eschimese che cammina visto da dietro.

Ogni tanto chiediamoci: ma ho proprio ragione?

Nessuno di noi pensa che le nostre convinzioni e atteggiamenti non siano corretti; se lo facessimo, ovviamente non manterremmo quelle convinzioni e atteggiamenti. Eppure, nonostante la nostra sensazione che di solito abbiamo ragione, dobbiamo accettare che le nostre opinioni a volte possano rivelarsi sbagliate. Questo tipo di umiltà non è semplicemente virtuosa: la ricerca suggerisce che si traduce in decisioni, relazioni e risultati migliori. Quindi, la prossima volta che ti senti sicuro di qualcosa, potresti fermarti e chiederti: posso sbagliarmi?

I cervelli dei nostri politici (anziani e no) sono neuroplastici ?

Nikki Haley e Donald Trump

Secondo voi, è giusto che i leader che stanno al governo e che hanno una certa età vengano sottoposti a test “cognitivi”? Negli Stati Uniti, questo problema è sorto perché dopo l’ex Presidente Donald Trump, 75 anni, è arrivato Joe Biden, 78 anni, e forse a questa età sarebbe bene che si sottoponessero ad alcuni controlli per verificare la loro salute mentale. (In realtà, un controllo sarebbe più che auspicabile ad ogni età…)

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La plastica non è sempre negativa. Almeno quella del cervello

Santiago Ramón y Cajal

Santiago Ramón y Cajal, al quale è stato assegnato il Premio Nobel nel 1906 insieme all’italiano Camillo Golgi (quasi dimenticato) per il loro lavoro sulla struttura del sistema nervoso, era solito dire: “La neuroplasticità permanente del cervello significa che ogni cervello può essere potenziato. In altri termini, ogni uomo può, se lo desidera, diventare lo scultore del proprio cervello”.

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Design Thinking: hai visto il gorilla?

La scienza è ciò che riesce a spiegare fatti che a prima vista ci sono sembrati magici“, afferma David Schonthal, che è professore associato e si occupa di innovazione e imprenditorialità presso il Kellogg College di Oxford. Lui e Leigh Thompson hanno recentemente pubblicato un articolo su questo argomento e tengono un corso sull’uso della creatività come strumento di business. Corso che cerca di rispondere a due domande fondamentali: perché il pensiero progettuale funziona? E come possono le aziende applicare efficacemente questi principi?

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Quanto vale un essere umano

Benedict Cumberbatch

C’è chi ha calcolato quanto vale il corpo di un essere umano, considerando esclusivamente i componenti chimici di cui è fatto. Si tratta della Royal Society of Chemistry nel 2013. Nell’ambito del Cambridge Science Festival 2013, ha calcolato quanto sarebbe costato assemblare tutti gli elementi necessari per costruire un prototipo di uomo, simile all’attore britannico Benedict Cumberbatch.

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TEMPOR⚡ALE: Ce la faremo a restare liberi?

Elon Musk

Due notizie recenti devono farci riflettere. Una riguarda la possibilità di studiare più da vicino e in modo sempre più approfondito il cervello dell’uomo. L’altra, gli interventi che alcune aziende cominciano a mettere in atto per controllare i propri collaboratori con lo scopo principale di verificarne la salute ma anche di controllarne costantemente i movimenti.

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Scienza e pseudoscienza: differenze

Nicla Vassallo

La pseudoscienza è una teoria che pretende di essere riconosciuta come scienza pur non avendo alcun fondamento scientifico. “Pseudo” deriva da una parola greca che significa “falso”.

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