L’inclusione in azienda e il tokenismo

La cultura dell’inclusione in azienda non è facile da perseguire. Non si tratta semplicemente di impedire comportamenti irriguardosi, insolenti, evitare mini aggressioni o vere e proprie emarginazioni . Si tratta di creare una diffusa mentalità che parta dal rispetto dell’altro e delle sue differenze individuali e riesca a coinvolgere ogni persona presente nell’organizzazione, ad ogni livello. E’ evidente che l’esempio più determinante è quello che arriverà dall’alto.

Continua a leggere

Gli svantaggi della comunicazione asincrona e i rimedi

La comunicazione asincrona può creare problemi per quanto riguarda l’ambito organizzativo. Se ci si aspetta che le persone siano on line e attive 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la tentazione di chi ha la responsabilità di guidare un team è quella di poter gestire in ogni momento le attività dei propri collaboratori, di svolgere su di essi un’azione di micromanagement costante.

Continua a leggere

Senso (o spirito) di appartenenza. Bene, ma senza eccedere

Il senso di appartenenza nelle aziende è una merce ricercatissima. Qualcuno parla anche di “spirito di appartenenza”, ma il termine “spirito” è (forse) troppo volatile e impreciso. Mentre quando si parla di senso, ci si riferisce proprio al singolo collaboratore e al suo intimo bisogno-sentimento – tra i più elevati, come ci ricorda Abraham Maslow, insieme alla stima di sé, alla sicurezza, all’amore e all’autorealizzazione – di essere riconosciuto come appartenente a un gruppo di persone ben definito, a un determinato status sociale con il quale ci si sente in sintonia e pronti a condividere interessi e progettualità comuni.

Continua a leggere