
La nostra democrazia si regge su alcuni pilastri che la rendono uno strumento sempre più lontano dalla vita reale, in certi casi addirittura estraneo ad essa.
Secondo il grande antropologo francese Pierre Clastres, la suddivisione delle società in società che hanno potere e società che non ne hanno è errata. Il potere politico coercitivo, quello basato su relazioni gerarchiche autoritarie, tipico delle società occidentali, è una tipologia particolare di potere. Ma non è universale.
Ecco la seconda parte dell’intervento del professor Stefano Zamagni. Chi volesse consultare il testo integrale può farlo cliccando direttamente qui.
Quali sono i punti qualificanti di un progetto trasformativo?
Ne indico cinque, non certo perché siano gli unici, ma perché ritengo siano quelli più urgenti. Comincio dalla deburocratizzazione.
Oggi sembra ancora prevalente l’idea di un’organizzazione vista come una serie complessa di procedure, regole, organi che funzionano in quanto condivisi da imprenditori, manager, collaboratori, secondo un modello di razionalità che si basa sul conformismo per garantire il funzionamento più efficace di un’azienda.