Come sta cambiando il mercato del lavoro in Italia a seguito della innovazione tecnologica ? E’ vero che entro 10 anni il 70% delle professioni sarà cambiata? Sarà possibile far incontrare le esigenze delle aziende, delle istituzioni con le competenze dei lavoratori, in un nuovo modello di lavoro?
A queste e ad altre domande cercherà di rispondere la seconda edizione del convegno internazionale de “Le professioni del futuro”, ideato da InTribe in collaborazione con Assiprim e la partecipazione di Nexi, che si svolgerà nella settimana del Digital Week a Milano, il 15 marzo (dalle 9 alle 13), presso il Palazzo Castiglioni.
Secondo le stime di InTribe, se aziende e persone non cambieranno puntando sulle competenze digitali e tecnologiche, entro il 2020 ci saranno 2 milioni di posti di lavoro potenzialmente vacanti (stime InTribe su elaborazione dati Cedefop EU28).
Cosa è cambiato nel DNA dell’Italia produttiva?
- Gli asset strategici aziendali: le persone con le giuste competenze assicurano crescita e stabilità
- L’unico modo per rimanere competitivi e nel mercato è il continuo aggiornamento professionale
- Il lavoro diventa un percorso in evoluzione, il posto fisso è storia
- La cyber-security è un’emergenza per tutti
- Cresce il numero dei lavoratori autonomi, anche nel digitale
- L’IoT sta subentrando agli uomini, solo nei lavori ripetitivi e poco specializzati
- Le aziende italiane perdono terreno a causa delle scarse competenze digitali
- Entro il 2025 l’incremento dei posti di lavoro riguarderà i profili con hard skills tecnologiche
- Le aziende non sono disposte a investire in formazione, i lavoratori si auto-formano.
Nella mattinata si alterneranno sul palco figure provenienti dal mondo tecnologico, accademico e del lavoro, come Samsung, Nexi, Randstad, Valore D, Università Bocconi, Mon-k, Teia, I-Care Italy, Smartive, Triumph, Campus Editori, moderati da Vito Verrastro, giornalista e fondatore di Lavoradio.
L’iscrizione alla seconda edizione de “Le professioni del futuro” è gratuita al seguente link.