Compri un bel paio di scarpe anche se non ne hai reale bisogno. Lo fai perché sono scarpe alla moda, pubblicizzate, che molti tuoi amici sfoggiano già. Poi, però hai un ripensamento. Forse sarebbe stato meglio non spendere tanto per un prodotto del genere che forse non indosserai mai. Come ti comporti?
Probabilmente entri in una piccola crisi che qualcuno ha definito “dissonanza cognitiva”. In altri termini, metti in discussione la tua stessa decisione. Vivi un conflitto interiore perché l’immagine di persona che sceglie oculatamente i suoi acquisti che ti eri creato vacilla pericolosamente. Insomma, sei incerto se riconoscere o meno di avere sbagliato!
Allora, puoi scegliere tra diverse opzioni, ad esempio: ti imponi di portare egualmente quel paio di scarpe oppure fingi di dimenticartele nell’armadio, rimuovendo così il rincrescimento per l’errore compiuto, oppure le regali a qualcuno, ecc.
Anche qui, naturalmente svolge un gioco importante il costo dell’oggetto acquistato, ma in più vi sono ragioni sociali, il desiderio di essere alla moda, quindi uguale agli altri, di venire accettati, di far parte di un gruppo e, non ultima, l’autostima, che potrebbe subire un certo ridimensionamento. Tutti atteggiamenti che mettono in risalto il bisogno di sicurezza, di protezione, di “status quo”, piuttosto che la propensione al nuovo e a ciò che non si conosce.