La polarizzazione? E’ il segno che anche nel pensiero stiamo diventando digitali

La parola che va di moda di questi tempi è “polarizzazione”. Più il mondo si fa complesso, più emergono contraddizioni che sembrano impossibili da risolvere, anche perché contengono una serie di variabili che non siamo in grado di analizzare nel loro insieme.

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L’uomo ha una coscienza, l’Intelligenza Artificiale, no. Basterà questo a salvarci?

Federico Faggin, scienziato e pensatore, in un recente libro “Irriducibile. La coscienza, la vita, i computer e la nostra natura”, Mondadori 2022, sostiene che gli umani hanno “sensazioni, sentimenti, emozioni, pensieri, a volte esperienze spirituali e una capacità creativa a cui si aggiunge il libero arbitrio. Queste capacità il computer non le avrà mai. La coscienza non può essere digitale“.

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Persuasione e manipolazione: non confondiamole

Perché è sbagliato in ambito aziendale assimilare il termine persuasione (valenza positiva) con il termine manipolazione? La persuasione comporta una capacità comunicativa notevole e anche una componente di rispetto ed etica del lavoro. Concordi?

ChatGPT risponde così:

Sì, concordo pienamente. La persuasione in ambito aziendale implica la capacità di influenzare gli altri attraverso la comunicazione efficace e convincente. Questa abilità è essenziale per raggiungere obiettivi comuni e ottenere il consenso degli altri. La persuasione richiede anche un rispetto reciproco e un’etica adeguata nel modo in cui si comunica e si cerca di influenzare gli altri.

D’altra parte, la manipolazione in ambito aziendale implica un uso distorto o sleale delle tecniche persuasive al fine di ottenere vantaggi personali a spese degli altri o dell’organizzazione stessa. Questo comportamento è considerato scorretto e dannoso nell’ambiente lavorativo, poiché mina la fiducia e crea un clima di iniquità.

Pertanto, è importante distinguere chiaramente tra persuasione e manipolazione. La prima implica una comunicazione etica, rispettosa ed efficace, mentre la seconda mira a ottenere il controllo o il vantaggio personale attraverso tattiche ingannevoli e scorrette.

La pleonexia: come risponde ChatGPT TalkAI

La pleonexia, che si riferisce all’avidità insaziabile e all’aspirazione a ottenere sempre più ricchezza e potere, può portare a un incremento dell’ingiustizia sociale in diversi modi:

  1. Concentrazione di ricchezza e potere: L’avidità e l’aspirazione eccessiva al guadagno possono causare una concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi individui o gruppi privilegiati. Ciò può portare all’ineguale distribuzione delle risorse nella società, creando divari significativi tra ricchi e poveri.
  2. Sfruttamento economico: Quando l’avidità prevale, le persone potrebbero essere portate a sfruttare gli altri per ottenere maggiori ricavi. Ciò si traduce in condizioni di lavoro ingiuste, bassi salari, perdite di diritti dei lavoratori e disuguaglianza economica.
  3. Corruzione e abuso di potere: La pleonexia può spingere le persone a cercare di ottenere più potere e ricchezza attraverso mezzi sleali, inclusa la corruzione, l’uso improprio delle risorse pubbliche e l’abuso di posizione di potere. Ciò può danneggiare le istituzioni sociali, indebolire lo stato di diritto e impedire un ambiente equo per tutti.
  4. Accesso limitato a servizi essenziali: L’avidità e la corsa al profitto possono portare alla privatizzazione e alla commercializzazione di servizi essenziali come assistenza sanitaria, istruzione e trasporti. Questo può aumentare le disuguaglianze sociali in quanto solo coloro che possono permetterseli possono accedere a servizi di qualità, lasciando marginalizzati e svantaggiati i gruppi più poveri.
  5. Sovraccarico ambientale: L’avidità e la ricerca di profitto possono anche portare all’esaurimento delle risorse e al degrado ambientale. Questo influisce negativamente sui più vulnerabili e poveri, poiché sono i più colpiti dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e dei disastri ambientali.

In conclusione, la pleonexia può portare a un aumento dell’ingiustizia sociale poiché favorisce la concentrazione di ricchezza e potere, lo sfruttamento economico, la corruzione, il limitato accesso a servizi essenziali e il sovraccarico ambientale, danneggiando così i valori di equità e giustizia in una società.

Alla domanda un po’ provocatoria se ritiene che il fenomeno pleonectico venga favorito da società che hanno strutture economiche basate sul liberismo o neo liberismo? ChatGPT ha risposto così:

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L’esperto si perde certe emozioni della vita. Meglio restare principianti?

Loran Nordgren

Una ricerca effettuata dalla Kellogg School, attraverso diversi studi sperimentali, rivela che gli esperti, i conoscitori profondi di materie, sia astratte che concrete, hanno reazioni molto più blande e superficiali, soprattutto dal lato emotivo, rispetto a coloro che si avvicinano a tali materie come neofiti.

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Intelligenza e stupidità. Un nuovo modo di essere intelligenti

Edward D. Hess

Tutti apprezziamo l’intelligenza nelle persone, quando la riscontriamo nella vita di ogni giorno e, soprattutto, nell’ambito del lavoro. Il problema, però, è che la definizione di intelligenza umana e i parametri che la caratterizzano stanno rapidamente cambiando e cambieranno sempre di più in futuro, costringendoci a rivedere – e giudicare – sotto una nuova luce il modo in cui le persone pensano e ragionano.

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Intelligenza Artificiale ed economia non di scala

Hemant Taneja

Siamo propensi a condividere molte delle preoccupazioni di Hemant Taneja che nel 2018 ha scritto il libro “Unscaled” nel quale ha analizzato il passaggio da economia di scala a economia di non-scala o personalizzata, sottolineando la necessità di responsabilità, trasparenza e chiarezza nella realizzazione delle tecnologie di intelligenza artificiale.

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La curiosità e il robot

Al Consumer Electronics Show a Las Vegas, Ameca, un robot risponde alle domande di ogni tipo che gli vengono rivolte.

Qual è la dote principale che servirà ai manager del futuro? Una sola. La curiosità. Cosa nota. E’ vero, tra le numerose skills che vengono richieste c’è sempre questa voce. Un tempo la curiosità non era ben vista. Oggi dove vai se non ce l’hai.

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Capire come funziona l’IA. Cosa nascondono gli algoritmi? Oggi con XAI possiamo saperlo

Chi ha paura degli algoritmi? Un po’ tutti. Chi lavora in azienda sa che l’Intelligenza Artificiale permea ormai ogni settore, dal servizio clienti all’assunzione di nuovi collaboratori. Eppure, chi non è un esperto (ma certe volte anche chi lo è) non capisce bene come funzionino tali algoritmi.

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Sappiamo usare il DAM (gestione risorse digitali)?

Con la sigla DAM (Digital Asset Management) si intende la gestione delle risorse digitali. La domanda che ci poniamo su questo tema è se questa piattaforma viene o meno sfruttata in modo adeguato dalle aziende.

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