I sette errori “fatali” dei manager d’azienda

Sydney Finkelstein

Ogni tanto crediamo sia giusto tornare ai classici, come nel caso del lavoro di Sydney Finkelstein – direttore del Tuck Executive Program (TEP) alla Tuck School of Business al Dartmouth College – che risale al 2004 ed è frutto di una lunga ricerca sulle cause che portano al fallimento delle aziende.

Il libro, tradotto in italiano con il titolo “Perché i bravi manager sbagliano e cosa possiamo imparare dai loro errori” (Edizioni Etas), è senz’altro utile e valido ancora oggi, soprattutto perché le sette cattive abitudini (esposte nel capitolo nove) rappresentano comportamenti, più volte stigmatizzati, ma molto difficili da sradicare da certe mentalità dirigenziali.

Eccoli sinteticamente riprodotte.

  1. Vedono se stessi e la loro azienda come dominatori del proprio settore e non reagiscono ai cambiamenti che in essi intervengono
  2. Si identificano troppo con l’azienda tanto da non riconoscere i confini definiti tra interessi personali e quelli dell’organizzazione
  3. Sembrano avere tutte le risposte, reagiscono ai problemi prendendo decisioni con eccessiva rapidità
  4. Si assicurano che tutti li seguano, eliminando spietatamente chi sembra ostacolarli
  5. Sono portavoce instancabili dell’azienda e dedicano tempo e sforzi per svilupparne l’immagine
  6. Affrontano ostacoli enormi trattandoli come impedimenti passeggeri a cui non dedicare troppa attenzione
  7. Non esitano mai ad applicare le strategie e le tattiche che in passato hanno determinato dei successi.

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