💡 La povertà nel mondo si è ridotta?

Ci sono regole economiche che sono risultate efficaci per la crescita, ma non altrettanto per lo sviluppo umano integrale. È aumentata la ricchezza, ma senza equità, e così ciò che accade è che «nascono nuove povertà».

Quando si dice che il mondo moderno ha ridotto la povertà, lo si fa misurandola con criteri di altre epoche non paragonabili con la realtà attuale. Infatti, in altri tempi, per esempio, non avere accesso all’energia elettrica non era considerato un segno di povertà e non era motivo di grave disagio. La povertà si analizza e si intende sempre nel contesto delle possibilità reali di un momento storico concreto”.

La dignità umana è rispettata?

Ma «osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza. Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo. Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati».

Guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali o religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana vengono giudicati in modi diversi a seconda che convengano o meno a determinati interessi, essenzialmente economici. Ciò che è vero quando conviene a un potente, cessa di esserlo quando non è nel suo interesse.

La responsabilità: perché facciamo fatica ad assumercela?

Quando c’è senso di responsabilità il senso di colpa diminuisce

Destino, fortuna: se crediamo che siano solo questi gli elementi che determinano il successo nella vita di una persona, forse non siamo sufficientemente motivati. Crediamo che ciò che stiamo facendo (il lavoro prima di tutto) sia l’effetto delle condizioni che ci sono state imposte dall’esterno (decisioni di altri, circostanze, caso, ecc.) e che abbiamo dovuto subire passivamente.

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Gian Carlo Cocco. Time to Mind: sull’automiglioramento (Prima parte)

E’ uscito il nuovo libro di Gian Carlo Cocco, “Time to Mind. Velocità ed efficacia dell’apprendimento: il nuovo vantaggio competitivo di imprese e individui” da Franco Angeli, HR Innovation, 240 pagine, € 24,00. Abbiamo posto al suo autore alcune domande.

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Racconta una storia in cui hai fatto una figura di m…, dopo sarai più creativo

Il titolo può sembrare esagerato o, peggio, assurdo, ma, secondo una nuova ricerca della Kellogg School, quando, prima di un brainstorming, riusciamo a confessare pubblicamente alcuni episodi in cui abbiamo fatto la classica figura di m… (Make a total ass of oneself), poi diventiamo più creativi e riusciamo a trovare soluzioni innovative.

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