Quando viene a mancare l’attenzione, diamo la colpa alla vita frenetica e stressante che facciamo, ai tempi sempre più convulsi del nostro lavoro, che ci allontana dagli obiettivi che abbiamo in mente e fa calare sempre di più la nostra concentrazione. E’ un processo molto pericoloso della cui gravità ci rendiamo conto, spesso in maniera drammatica, solo quando gli errori che facciamo aumentano, e l’attività che svolgiamo ci pesa sempre di più.
Fortuna
La responsabilità: perché facciamo fatica ad assumercela?
Destino, fortuna: se crediamo che siano solo questi gli elementi che determinano il successo nella vita di una persona, forse non siamo sufficientemente motivati. Crediamo che ciò che stiamo facendo (il lavoro prima di tutto) sia l’effetto delle condizioni che ci sono state imposte dall’esterno (decisioni di altri, circostanze, caso, ecc.) e che abbiamo dovuto subire passivamente.
La serendipità: un aiuto per le aziende nei momenti difficili
Nel 1945, durante la guerra, un tecnico, Percy Lebaron Spencer, lavorava ai radar per intercettare aerei nazisti. Era vicino a un magnetron, una valvola termoionica, quando si rese conto che una barretta di cioccolato che aveva in tasca si stava sciogliendo. Questo effetto lo incuriosì anche perché faceva freddo e non vi era ragione che il cioccolato si sciogliesse. Fece allora diversi esperimenti rendendosi conto che era il campo magnetico ad alta densità del magnetron ad avere questi effetti, che potevano essere diretti anche ad altri alimenti come popcorn, uova, ecc. Era nata l’idea del primo microonde. E il merito era della serendipità.
Come diventare consulenti finanziari imbattibili
Nella vostra posta elettronica ricevete una comunicazione di questo tipo: “Siamo in possesso di un sistema infallibile per conoscere in anticipo se la Borsa salirà o scenderà. E’ giusto che tu non ti fidi di noi, visto che non ci conosci. Quindi, ti diamo un consiglio gratuito. Domani un certo comparto della Borsa salirà. Guarda l’andamento di Borsa e accertatene”.
Siamo bravi o fortunati? Riflettiamo sul “bias” di sopravvivenza
Chiunque abbia avuto una serie di eventi positivi o fortunati che lo ha portato al successo non pensa a se stesso come persona che ha approfittato di circostanze favorevoli ma si considera una persona di talento. Ed è disposto ad elargire consigli su come ottenere successo. Consigli che, alla fine, hanno scarso valore.